Come industria e professione, il Coaching è nato solo negli anni '80 come estensione del Coaching sportivo. Da allora è diventata un'industria multimilionaria con Coach che lavorano professionalmente in tutto il mondo.
Tuttavia, il coaching non ha un "inizio" in quanto tale, non c'è stato un "inventore" o un luogo di origine. Quello che sappiamo è che la spinta all’auto-miglioramento non è nuova. Noi esseri umani abbiamo un'innata fame di conoscenza, comprensione e progresso che può essere fatta risalire agli albori della civiltà.
Siamo esseri complessi con desideri, impulsi, paure e insicurezze che si manifestano in una serie di stati d’animo e variano da persona a persona. Siamo anche unici e, quindi, abbiamo esigenze individuali. Tuttavia siamo accomunati dal desiderio di migliorare noi stessi.
Con l’avvento della stampa, iniziò l’era dei “libri di auto-aiuto”. Questi erano noti come libri di condotta e si concentravano sulle buone maniere e sui modi di vivere basati su valori come la modestia, l’onestà e la virtù. I libri illustravano come mangiare, come vestirsi e come comportarsi, dando alle persone la guida che desideravano.
Il Coaching come lo conosciamo oggi non si occupa di predicare filosofie o di dare consigli ma consiste invece nel fornire una struttura che consenta l’introspezione, incoraggiando una persona a scavare nel proprio io e a dare un’occhiata strutturata alla propria vita, per progredire verso i propri obiettivi.
Si pensa che queste tecniche di strutturazione siano state ispirate dalle tecniche utilizzate dagli allenatori sportivi alla fine del 1900.
La persona a cui si attribuisce il merito di aver identificato il potenziale del Coaching è lo scrittore americano Timothy Gallwey, che ha pubblicato il suo rivoluzionario libro The Inner Game of Tennis nel 1975.
Gallwey ha osservato come i giocatori di tennis creavano i propri blocchi mentali sul campo dubitando delle loro capacità e immaginando il fallimento. Ha concluso che questo tipo di pensiero negativo interferiva con il “processo naturale del fare” della mente e limitava la probabilità di successo. Gallwey credeva che esaminare la vita, il comportamento e il carattere di uno sportivo fosse più importante che allenarlo con abilità tecniche o fisiche.
Gli allenatori sportivi furono incoraggiati ad adottare un approccio più olistico per migliorare il gioco dei loro giocatori. Gli allenatori sportivi iniziarono a scavare nella vita dei giocatori per identificare i loro blocchi personali e mentali. Cosa impediva loro di correre un po’ più velocemente? Cosa li distraeva da quella palla?
Ben presto, gli uomini d’affari più attenti cominciarono a notare le somiglianze tra una squadra di sportivi su un campo e una di colleghi in una sala riunioni. Nacque così l’idea del Business Coaching. Non erano solo i dirigenti e i direttori a ricevere Coaching, ma interi team di dipendenti.
Non ci volle molto perché il Coaching lasciasse la sala riunioni e seguisse i lavoratori fin dentro le loro case, le loro relazioni, le loro famiglie e il loro stile di vita.
La vita moderna è diventata frenetica, ad alta pressione e spesso opprimente. Il Coaching ha offerto alle persone uno spazio per fare un passo indietro, rivalutare le proprie priorità e procedere verso i propri obiettivi con il supporto necessario.
Oggi l’attività del Coaching sta guadagnando popolarità, con un numero sempre maggiore di Coach che offrono servizi unici e diversi. Le persone si rivolgono al Coaching perché è incentrato sul cliente. Il processo del Coaching è pratico, orientato all’azione ed al futuro. E’ un’esperienza positiva che lascia il cliente con una sensazione di lucidità e senso di auto-efficacia.
Nonostante il Coaching non abbia un albo o collegio di appartenenza, in Italia è una professione regolamentata dalla Legge 4/2013, consultabile qui. Inoltre, l'International Coach Federation (ICF) e l'European Mentoring and Coaching Council (EMCC) hanno depositato un Codice di Condotta comune (solo per l'UE), che garantisce una serie di principi standard del settore a cui gli individui che esercitano la professione di Professional Coach devono attenersi.
Per approfondire il codice etico ICF dei nostri Coach clicca qui.
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