Ho scoperto il coaching e il suo significato in un periodo di forti cambiamenti della mia vita.

La mia passione per il pensiero e quanto questo possa influenzare le nostre emozioni, le nostre azioni e le nostre relazioni personali e interpersonali mi ha spinto a intraprendere una scuola di coaching ontologico trasformazionale. Il percorso seguito mi ha permesso di avere maggiore consapevolezza dei miei reali bisogni e attraverso la definizione e messa in atto di azioni concrete, mi ha portato a fare del coaching la mia attuale professione.

 Ho una pregressa esperienza di lavoro in organizzazioni internazionali dove ho assunto diversi ruoli legati alla trasformazione aziendale di processi e all’implementazione di progetti in area IT e procurement. In azienda sono sempre stata affascinata dalle attività volte a migliorare i processi, la comunicazione, le relazioni, le collaborazioni con il fine ultimo di rendere il flusso lavorativo e comunicativo più semplice ed efficiente e di creare un ambiente di lavoro in cui si sta bene. 

Perchè lavorare con me?

La mia esperienza in azienda in diversi ruoli e il percorso professionale come coach mi hanno permesso di osservare che alla base del mancato raggiungimento degli obiettivi professionali spesso ci siano una comunicazione non chiara ed efficace, la mancanza di fiducia in sé o negli altri, la difficoltà a delegare o a pianificare. E inoltre, i ritmi sempre più frenetici, la tecnologia sempre più presente a discapito delle relazioni, le scadenze sempre più vicine, i supporti interni ed esterni sempre più ridotti possono portare a vivere con difficoltà la propria giornata lavorativa. La mia responsabilità è quella di aiutarti a osservare te e il contesto in cui sei inserito e di supportarti a raggiungere i tuoi obiettivi o a gestire eventuali cambiamenti nel rispetto dei tuoi bisogni. 

La mia esperienza come mamma mi permette di conoscere le difficoltà di comunicazione e comprensione che ci possono essere tra noi adulti e gli adolescenti, così come i cambiamenti e le insicurezze che accompagnano i ragazzi in questa fase della loro vita. Un mio forte desiderio è quello di lavorare con i giovani studenti o lavoratori perché credo che prima si ha consapevolezza di sé e ci si rende conto del proprio potenziale, prima si possono mettere le basi per una vita completa e soddisfacente. Il mio compito è quello di ascoltarli senza giudizio ed insegnare loro ad ascoltarsi per comprendere meglio se stessi e dove vogliono andare, per far emergere le loro risorse e i loro talenti, per imparare a conoscere e gestire le proprie emozioni.