Pillole di Felicità  -  
Studio  -  
Data di pubblicazione: 28 Maggio 2023
Lo scenario della scuola di oggi è quello di un ambiente iper-competitivo, dove le sfide legate all’apprendimento di contenuti utili all’acquisizione di competenze professionali, non sono accompagnate da percorsi per facilitare lo sviluppo di competenze trasversali.
Quali sono i bisogni emergenti?
Crisi d’ansia, stress da performance, demotivazione, abbandoni scolastici sono espressione di un malessere diffuso che sta emergendo in maniera sempre più pervasiva.
Invece, il mondo della formazione superiore, prima, e del lavoro, poi, richiedono ottime capacità di attivazione di tutto quel set di competenze che compongono l’intelligenza emotiva: capacità di gestire efficacemente il tempo e di concentrarsi sui propri obiettivi, capacità di automotivarsi, di tollerare le frustrazioni e di dirigere le proprie energie al raggiungimento delle sfide difficili, senza dispersioni.
A ciò si aggiunge la necessità di utilizzare costantemente le proprie competenze relazionali e legate alla prevenzione e gestione dei conflitti.
Allenare gli studenti a gestire le difficoltà scolastiche significa, quindi, far scoprire da subito le proprie risorse utili a stare meglio con sé stessi e con gli altri, a comunicare efficacemente i propri bisogni e ad affrontare serenamente le sfide di un mondo scolastico e del lavoro sempre più competitivo. Inoltre sperimentare e apprendere nuove modalità di utilizzo della propria intelligenza emotiva consentirà agli studenti di oggi di avere una marcia in più nel mondo del lavoro di domani.
Cosa è necessario stimolare?
E’ importante che lo studente prenda consapevolezza dei propri vissuti emotivi e a gestirli in modo più efficace e quindi:
● comunicare efficacemente i propri bisogni e interagire con il contesto (compagni, professori, genitori)
● saper gestire lo stress e l’ansia da prestazione senza perdere di vista le opportunità di realizzare le proprie aspirazioni
● mantenere la propria concentrazione sugli obiettivi importanti determinati in base alla propria visione sul futuro
● gestire i confronti e comunicare messaggi scomodi senza entrare in conflitto
● rendere il proprio tempo di studio più produttivo e soddisfacente
Sono tutte competenze e risorse utili per indirizzare i bisogni di cui abbiamo parlato ma sempre mantenendo una forte correlazione con le aspirazioni e la visione sul futuro dello studente.
Come
Attraverso il coaching.
Sebbene sia sempre possibile concordare tra coach e cliente (lo studente) delle sessioni “spot”, in questo caso consiglio un percorso strutturato su questi bisogni.
Nella prima sessione, conoscitiva, con la presenza obbligatoria dei genitori per studenti minorenni, si identificano i reali bisogni dello studente e attraverso alcuni strumenti lo si aiuta a fare emergere il proprio mal-essere.
Gli strumenti sono diversi e configurabili in base alla persona che li dovrà poi utilizzare per “parlare di sé”.
Il percorso invece toccherà, nelle varie sessioni, tutti i temi che verranno identificati nell’incontro conoscitivo.
Dal mal-essere al ben-essere attraverso obiettivi stimolanti, vibranti, che utilizzano risorse non imposte ma scoperte, attraverso un approccio maieutico che il coach può fornire.
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