Lavoro e Carriera  -  
Data di pubblicazione: 8 Febbraio 2024
Immagina di svegliarti ogni mattina, sentendoti entusiasta di iniziare la giornata lavorativa. Questo è il sogno di molti, ma purtroppo per alcuni rimane un miraggio a causa del burnout.
Spesso associato a condizioni lavorative stressanti, come lunghe ore di lavoro o scarse risorse finanziarie, la verità è che il burnout è strettamente legato alle motivazioni intrinseche e al tipo di competenze utilizzate nelle diverse attività lavorative.
In questo articolo, esploreremo questa connessione e scopriremo come possiamo prevenirlo a partire dalle piccole rivoluzioni.
Competenze Calde e Fredde
Le competenze calde rappresentano il cuore del nostro talento e della nostra passione. Rispondono a domande come “Cosa ti viene naturale?”, “Per cosa ti senti portato?”, “Per quali mansioni vieni preso come punto di riferimento?”.
Quando sfruttiamo queste competenze , è facile perdere la cognizione del tempo e rimanere motivati e produttivi (toccando anche il cosiddetto Stato di Flow se bilanciate con gli obiettivi e le esigenze lavorative.)
D’altra parte, le competenze fredde su allontanano dalle nostre attitudini innate e spesso necessitano di pratica e tempo per essere sviluppate. Applicarle, richiede uno sforzo maggiore e possono essere fonte di stress e frustrazione se sollecitate troppo o per troppo tempo.
Un errore comune
Uno studio recente pubblicato su Fast Company ha rivelato che il 77% dei lavoratori lamenta la mancanza di opportunità per utilizzare le proprie competenze principali sul posto di lavoro. Tuttavia, molte aziende continuano a basare le sfide lavorative esclusivamente su incentivi esterni come bonus e premi, incentivando così l’uso delle competenze fredde.
Questo approccio, sebbene possa portare a risultati immediati, può alla lunga compromettere il benessere e la produttività dei lavoratori.
Come evidenziato nel celebre TED Talk di Dan Pink “The Puzzle of Motivation“, è essenziale promuovere l’autonomia e la creatività e sarebbe proprio questo rinnovato approccio a portare ancora più risultati.
Troppo utopistico? Partiamo dalle basi
Ancora una volta, sono le piccole rivoluzioni interne a poter fare una grande differenza.
La soluzione risiede nella consapevolezza delle nostre competenze e nel loro bilanciamento.
Ti invito a eseguire un semplice esercizio di coaching: prendi un foglio di carta e dividilo in due colonne.
Da un lato, elenca le tue competenze fredde e dall’altro le competenze calde.
Collega poi ciascuna competenza alle attività lavorative che svolgi oggi e valuta quanto sono bilanciate.
Se puoi, riorganizza le tue giornate lavorative in base a questo bilanciamento per massimizzare la tua produttività e ridurre il rischio di Burnout.
In conclusione
Investire nel lavoro di consapevolezza delle proprie competenze è fondamentale per prevenire il burnout e per favorire una carriera più appagante.
Anche piccoli cambiamenti possono fare la differenza.
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