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Le persone vanno via dalle persone. Non dai posti di lavoro

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Data di pubblicazione: 2 Novembre 2023

Come favorire un buon clima aziendale e ottenere risultati di successo

La gentilezza in azienda è, prima di tutto, il rispetto della diversità e la valorizzazione di un approccio orientato alla relazione ed al sostegno, anche nei momenti in cui un collaboratore non raggiunge gli obiettivi.

Avere un approccio gentile, in questi casi, non significa essere eccessivamente tolleranti, ma permettere al collaboratore di evolversi attraverso l’assunzione di responsabilità delle sue azioni. Come? Parlare un linguaggio gentile, in questo caso, permette di entrare in relazione con l’altro e capire, insieme, dove si vuole andare.

Tutti noi ricordiamo i comportamenti scortesi ricevuti e che ci hanno creato disagio.

Se gli atti “non gentili” ci attivano la parte della corteccia collegata alle memorie traumatiche, sono gli atti gentili a produrre l’attivazione del sistema parasimpatico e a generare, quindi, gratificazione e benessere, attraverso la produzione di serotonina, a dispetto del cortisolo (ormone dello stress appunto).

Supponiamo che un leader riprenda in modo maleducato un collaboratore per un suo errore, così facendo quest’ultimo sarà ancora più a disagio, distratto e confuso, e ci saranno buone probabilità che compirà  errori ancora più gravi o che si generi in lui uno stato di assenza di fiducia.

Stessa cosa in un team, durante riunioni estenuanti, quando il livello di tensione è alto.

Il benessere della persona è, dunque, il centro di tutto, anche ail fini del raggiungimento di un miglior risultato lavorativo e del benessere aziendale. Perché il business è fatto di persone.

Gentilezza a partire da me, gentilezza verso il mondo che vivo

Applicare il principio della Gentilezza a 360°, partendo prima di tutto da sé, si traduce poi in un sentirsi parte di qualcosa di più grande e averne cura e rispetto. Se ho a cuore il mio benessere, non posso non avere a cuore il benessere dell’ambiente in cui vivo.

Partire da questo, ci consente di ampliare il  tema della responsabilità sociale e dei buoni comportamenti che ogni impresa può attuare rispetto al proprio impatto nella società.

L’obiettivo sfidante e insieme possibile è quello di supportare le imprese nello sviluppo di un modello in grado di generare “valore” oltre che risultati economico-finanziari; “valore” che sa di attenzione e cura alla responsabilità sociale e ambientale.

Il valore del bene comune si basa quindi su un bilancio alternativo che considera il bene che può fare un’azienda alla società e il grado di sostenibilità degli eventuali danni che può provocare.

Come favorire la cultura gentile in azienda

La prima indicazione  è collegata alla capacità di centrarsi nel momento nel quale si è in relazione all’altro. Come mi sento? Cosa mi sta sfuggendo? Rispondere a queste domande nel momento presente ci riporta su noi stessi e solo se si è in grado di accogliere la nostra reattività riusciamo ad essere realmente produttivi (senza dispersione di energie).

La seconda indicazione della gentilezza è collegata alla relazione tra noi e le altre persone.

Chiediamoci quante volte, nelle nostre giornate, ci troviamo ad essere di supporto autentico verso l’altro senza giudicare, criticare, indicare la strada, impartire lezioni e trovare il tempo di chiedere semplicemente “Come stai?” “ Cosa ti serve?” “Cosa ti preoccupa?”.

Poniamo domande aperte di quelle che iniziano con: come, cosa, quale, chi, quando…e non forniamo risposte Calare questo principio in azienda significa favorire una comunicazione empatica.

La terza indicazione  ha a che fare con  la celebrazione dei successi e traguardi individuali e/o del team.

Spesso in azienda si è più concentrati su ciò che non va piuttosto che sui successi ottenuti. Se siete un team leader, un manager, chiedetevi quanto del vostro tempo è distribuito tra il rimprovero e la celebrazione e lavorate per spostare l’asse del vostro investimento temporale nella “celebrazione” di qualcosa. 

Perché investire sulla gentilezza?

Portate momenti della gentilezza in azienda, giornate della gentilezza, incoraggiate progetti che favoriscono atti gentili e rendete i vostri collaboratori stessi persone creative e responsabili rispetto a questo tema.

Perché la gentilezza è contagiosa, un capo gentile rappresenta un modello e crea cultura. Se un capo è gentile, lo diventeranno di riflesso anche i suoi collaboratori e con maggiore probabilità si creerà un ambiente di lavoro sereno, produttivo e cooperativo. I leader gentili  hanno dunque il potere di innalzare il morale dei loro team, diminuire l’assenteismo e generare un maggiore attaccamento al lavoro e all’organizzazione.

Cosa dicono i dati sulla gentilezza

Una ricerca condotta presso l’Università di Warwick in UK, ha evidenziato che le persone felici al lavoro sono il 12% più produttive. ( https://www.psicologiapositiva.it/perche-la-felicita-al-lavoro-conta-veramente/) “Non è facile mettere in correlazione diretta la gentilezza con la produttività ma quel che è certo, è che anche i benefit non sono sempre efficaci per migliorare le performance aziendali”.

Richard J. Davidson, neuroscenziato e fondatore del Center for Healthy Minds dell’Università del Wisconsin, ha studiato i benefici della gentilezza nei luoghi di lavoro. Davidson ha provato che quando si procura e si riceve gentilezza, s’innesca un effetto onda anche sulle altre persone. Nel Centro di ricerca che Davidson dirige, è stata installata una “parete di gratitudine” dove gli impiegati pubblicamente riconoscono la gratitudine verso i colleghi. Magari un ringraziamento per dei biscotti che il collega ha portato in azienda a seguito della nascita del figlio oppure un aiuto specifico ricevuto sul lavoro.(https://businessweekly.it/notizie/attualita/lavoro/gentilezza-contagiosa-sul-lavoro/)

Insomma… la gentilezza è contagiosa e porta benefici a noi stessi ma anche all’azienda. Inoltre la gentilezza aumenta la produttività aziendale perché permette di creare una cultura non di tipo individualista ma di benessere collettivo. L’unione della squadra, un clima di lavoro positivo, valori condivisi, apporti personali riconosciuti creano un driver potente per qualsiasi settore aziendale.

Ricordate che a fare la differenza sono le persone.

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